Per il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso: “Occorre che le misure annunciate entrino subito in vigore”. Per il Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni: “Non c’è più tempo da perdere”.
Federazione Moda Italia-Confcommercio, accoglie con favore le dichiarazioni del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, pronunciate a Bruxelles in occasione della quarta riunione dell’Alleanza ministeriale per le Industrie ad Alta Intensità Energetica, sul tema della concorrenza distorta generata dall’ultra fast fashion (“è in atto un’invasione di prodotti asiatici, anche come effetto indiretto dei dazi americani ai prodotti cinesi e indiani. Occorre che le misure annunciate, come quelle sui dazi anche per i prodotti di valore inferiore a 150 euro, entrino subito in vigore. Non possiamo aspettare il 2028“, ndr).
“Condividiamo pienamente l’urgenza richiamata dal ministro Urso. Non c’è più tempo da perdere: è necessario fermare l’invasione di prodotti asiatici che raggiungono quotidianamente e in misura crescente il mercato europeo, anche come conseguenza indiretta dei dazi americani su merci cinesi e indiane. Per questo – sottolinea il presidente Giulio Felloni – è essenziale intervenire rapidamente in sede europea affinché l’abolizione dell’esenzione dai dazi doganali per i pacchi di valore inferiore ai 150 euro provenienti da Paesi extra Ue diventi operativa già dal 2026. Solo così potremo ristabilire condizioni di concorrenza realmente eque tra i nostri negozi e le piattaforme estere che finora hanno goduto di vantaggi competitivi. Come ha recentemente sottolineato anche Confindustria Moda il nostro comparto, dalla produzione al commercio, rappresenta uno dei pilastri dell’economia nazionale, dell’export e dell’identità culturale del Paese”.
“In vista del Tavolo della Moda presso il MIMIT del 15 dicembre – conclude Felloni – chiederemo al ministro Urso un piano strategico per il rilancio dell’intera filiera, partendo dal retail e dedicando particolare attenzione all’andamento dei consumi di moda. Sarà fondamentale favorire percorsi che incoraggino gli acquisti di moda in maniera più consapevole e responsabile”.
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