Al via la caccia agli sconti da sabato 4 gennaio in tutte le regioni.
Saranno 16 milioni le famiglie che si dedicheranno allo shopping scontato e ogni persona spenderà circa 138 euro, per un giro di affari di 4,9 miliardi di euro: sono questi, secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, i numeri dei saldi invernali.
Per il Presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni: «i saldi rappresentano una tradizione commerciale capace di coinvolgere l’interesse di 16 milioni di famiglie italiane alla ricerca dell’affare e di un crescente numero di stranieri amanti dello shopping made in Italy. Il 2025 si prospetta come un anno caratterizzato da una moda più consapevole, inclusiva ed emozionale. È quindi ritengo che questi saldi possano essere contraddistinti da una tripla ‘E’ per:
- Economia, per consentire acquisti responsabili in grado di soddisfare l’interesse dei consumatori verso prodotti di qualità, di moda e di stile con prezzi molto convenienti;
- Ecologia, per scegliere acquisti di qualità nei negozi di prossimità evitando la sovraproduzione e l’inquinamento dovuto all’eccessiva circolazione di prodotti spediti e molto spesso restituiti;
- Etica, per promuovere una moda che non sia solo esteticamente accattivante, ma anche rispettosa della salute dei consumatori e delle condizioni di lavoro».
Saldi invernali: 6 italiani su 10 sono pronti agli acquisti e pensano di spendere di piu’ dell’anno scorso
Abbigliamento (93,9%) e calzature (76,%) gli articoli più richiesti. Il 55% ha modificato le abitudini di acquisto a seguito del cambiamento climatico.
Dall’indagine realizzata da Confcommercio Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research sui comportamenti d’acquisto dei consumatori e sulle dinamiche del settore retail ai prossimi saldi invernali 2025 emerge che sei italiani su dieci sono pronti per la caccia allo sconto.
Quasi il 49% degli acquirenti approfitterà dei saldi per acquistare un articolo desiderato da tempo, con una maggiore propensione tra i consumatori più giovani.
La percentuale di chi prevede di spendere di più rispetto al 2024 è in aumento, passando dal 20,2% al 22,1%.
Circa il 68% dei consumatori acquisterà sia nei negozi fisici sia online.
L’abbigliamento (93,9%) rimane la categoria più popolare, seguito dalle calzature (76,0%) e dalla biancheria intima (40,7%).
In calo la percentuale di consumatori che utilizzerà i social network per cercare articoli in saldo dal 37% del 2024 al 31,4% di quest’anno. Il 55% ha modificato le abitudini di acquisto a seguito del cambiamento climatico. Il 53% compra ai saldi solo ciò di cui ha effettivamente bisogno. Il 19% ha come priorità la qualità del prodotto indipendentemente dalla percentuale di sconto.
Le imprese prevedono che durante i saldi di gennaio 2025 il numero di clienti nei negozi sarà simile a quello del gennaio 2024, senza aspettarsi un aumento significativo. Il 64% dei negozi offrirà sconti fino al 30% sui prodotti in vendita.
I saldi continuano a rappresentare un’opportunità per le imprese di acquisire nuovi clienti, con quasi il 58% che si aspetta visite da nuovi acquirenti. Inoltre, il 78,2% delle imprese prevede che i saldi invernali incideranno fino al 20% sulle vendite annuali complessive. Il 43,4% delle imprese retail della moda ha subito nel 2024 una contrazione dei ricavi rispetto al 2023. Oltre 8 imprenditori su 10 approvano l’introduzione di una data unica di inizio saldi in tutta Italia.
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