Il 20 maggio 2021 il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto legge “Sostegni bis” contenente “Misure urgenti connesse all’emergenza da Covid-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali”, che prevede uno stanziamento di 40 miliardi di euro di extradeficit attraverso l’ultimo scostamento di bilancio approvato dal Parlamento.
La novità principale rispetto ai decreti precedenti è che “per la prima volta accanto al criterio del fatturato si adotta anche quello dell’utile. Che ovviamente è un criterio molto più giusto, ma ci vuole più tempo per poter distribuire i sussidi accertando l’utile”, come ha sottolineato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi.
Sette le linee d’azione:
- sostegno alle imprese, all’economia e abbattimento dei costi fissi;
- accesso al credito e liquidità delle imprese;
- tutela della salute; lavoro e politiche sociali;
- sostegno agli enti territoriali;
- giovani, scuola e ricerca;
- misure di carattere settoriale.
Tra i capitoli più interessanti, quello relativo ai ristori a fondo perduto per le imprese e le partite Iva colpite dalla pandemia (15,4 miliardi), l’introduzione del bonus affitti, la proroga della sospensione delle cartelle fiscali fino al 30 giugno e il “pacchetto lavoro” con il “contratto di rioccupazione” e sgravi per le assunzioni.
A commento delle nuove misure del Decreto Sostegni bis, approvate dal Consiglio dei Ministri del 20 maggio, il Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Renato Borghi, ha affermato: “Dopo il Tavolo della Moda, abbiamo apprezzato il cambio di paradigma del Governo nei confronti di un settore in seria difficoltà. Esprimiamo, pertanto, soddisfazione per la rivisitazione del calcolo delle perdite dei fatturati che risponde ad un’esigenza tipica del nostro settore che ha dovuto far notevole ricorso a sconti, promozioni e saldi per la mera sopravvivenza. Il credito d’imposta del 60% sulle locazioni commerciali da gennaio a maggio 2021 è un’altra misura di sostegno alla ripresa, alla resilienza e alla competitività delle nostre imprese. Rimane indispensabile un intervento governativo capace di sostenere veramente la filiera della moda, dalla produzione alla distribuzione, sul tema delle eccedenze di magazzino. E’ quanto mai urgente estendere ai negozi di moda il contributo sotto forma di credito d’imposta del 30% delle rimanenze. Solo così potremo affrontare il presente con la giusta predisposizione e propensione agli acquisti della prossima collezione. Senza correttivi, l’intera filiera è a rischio”.
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