Il 9 settembre il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva nuove misure per prevenire e ridurre i rifiuti alimentari e TESSILI in tutta l’UE. Gli Stati membri avranno 20 mesi dall’entrata in vigore per applicare le norme nella legislazione nazionale. In base alla presente Direttiva, i produttori che immettono tessili sul mercato UE dovranno sostenere i costi di raccolta, cernita e riciclo, tramite nuovi regimi di responsabilità estesa del produttore, da istituire in ciascuno Stato membro entro 30 mesi dall’entrata in vigore della direttiva. Le norme si applicheranno a tutti i produttori, anche quelli che operano via l’e-commerce e indipendentemente dal luogo di stabilimento. Le microimprese avranno un anno supplementare per adeguarsi. Le nuove regole riguarderanno abbigliamento e accessori, cappelli, calzature, coperte, tende, biancheria da letto e da cucina. Su iniziativa del Parlamento, i paesi UE potranno estendere i regimi di responsabilità estesa del produttore anche per i materassi.
Ogni cittadino europeo genera 132 kg di rifiuti alimentari e 12 kg di rifiuti di abbigliamento e calzature all’anno.
In Italia, la bozza di schema di Decreto Legislativo sulla Responsabilità Estesa del Produttore EPR Tessile è stata pubblicata sul sito del MASE ad aprile 2025. A maggio 2025 si è conclusa la consultazione pubblica e, successivamente al licenziamento del testo da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, si trova attualmente presso l’Ufficio Legislativo del Ministero dell’Ambiente e della sostenibilità energetica. L’adozione definitiva del provvedimento in Italia dovrebbe essere prevista entro la fine del 2025, per essere operativo nel 2026. Federazione Moda Italia-Confcommercio ha presentato, lungo tutto l’iter di confronto, osservazioni al testo per rendere più agevole l’azione degli operatori commerciali.
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