Contraffazione: “Danno per Made in Italy, lavoro e sicurezza dei consumatori”

Secondo la Guardia di Finanza sono 527 milioni i prodotti sequestrati nei primi nove mesi del 2025. Federazione Moda Italia: “comprare un prodotto falso non è un gesto innocuo”.

Federazione Moda Italia-Confcommercio esprime “forte preoccupazione” per i dati sulla contraffazione diffusi dalla Guardia di Finanza in occasione della “Giornata della lotta alla contraffazione per gli studenti”, che evidenziano la persistenza di un fenomeno dalle dimensioni allarmanti (sono 527 milioni i prodotti sequestrati nei primi nove mesi del 2025, tra articoli contraffatti, falsamente etichettati come italiani o non conformi agli standard di sicurezza). E sottolinea la necessità di “rafforzare i controlli, inasprire le sanzioni e soprattutto promuovere una cultura della legalità, coinvolgendo scuole, istituzioni e consumatori”.

“Questi numeri – dichiara il presidente Giulio Felloni – mostrano quanto la contraffazione continui a minacciare non solo il Made in Italy e la filiera della moda, ma anche la salute dei consumatori e la legalità del mercato. Dietro ogni prodotto falso si nasconde sfruttamento del lavoro, evasione fiscale e concorrenza sleale verso centinaia di migliaia di imprese oneste. Comprare un prodotto falso non è un gesto innocuo: significa alimentare un sistema illegale che sottrae risorse all’economia reale e indebolisce la credibilità del Made in Italy nel mondo”. “Difendere il Made in Italy – conclude Felloni – significa difendere il lavoro, la sicurezza e il futuro delle nostre imprese”.

La Federazione sottolinea infine la persistenza del suo impegno “a fianco delle istituzioni, in particolare del Mimit e della Guardia di Finanza, per sostenere iniziative di educazione e sensibilizzazione contro la contraffazione e per tutelare la qualità, la tracciabilità e l’autenticità dei prodotti italiani”.

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