Federazione Moda Italia-Confcommercio partecipa alla dodicesima edizione della Giornata nazionale di Confcommercio “Legalità, ci piace!” del 14 maggio 2025 https://www.confcommercio.it/-/giornata-legalita-ci-piace-2025
Per il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli: Quando si parla di sicurezza bisogna tenere presente che “non conta solo il dato ma anche come viene raccontato. Guardiamo la nostra ricerca: si dice che il 30% delle imprese del terziario percepisce un peggioramento dei livelli di sicurezza nel 2024,ed è vero. Fa però un altro effetto notare che il 70% non percepisce un peggioramento”. E che “i dati percepiti, il cosiddetto ‘sentiment’ vanno sempre associati con i dati oggettivi”.
Per Patrizia Di Dio, vicepresidente di Confcommercio con delega alla Legalità e alla Sicurezza: “Siamo in un momento delicato in cui nei territori aumenta la percezione di insicurezza, in linea con i dati in aumento delle denunce dei reati delle attività predatorie”. In particolare, sul tema del mancato rispetto delle regole “le nostre aziende associate contestano l’invasione fuori controllo di bancarelle e venditori ambulanti anche davanti le loro vetrine e nelle più belle mete monumentali e turistiche. Una situazione dilagante che da il senso del degrado e deturpa l’immagine di città che ambiremmo ad avere decorose. E che rappresenta il primo, evidente effetto di un territorio fuori dalle regole e fuori controllo, addirittura alla luce del sole, senza che si intervenga per ripristinare ordine e decoro”.
Secondo l’indagine di Confcommercio[1], sui fenomeni illegali nel 2024 l’illegalità è costata alle imprese del commercio e dei pubblici esercizi 39,2 miliardi di euro e ha messo a rischio 276mila posti di lavoro regolari. Nel dettaglio:
- 10,3 miliardi di euro vengono dall’abusivismo commerciale
- 7,4 miliardi dall’abusivismo nella ristorazione
- 5,1 miliardi dalla contraffazione
- 5,4 miliardi dal taccheggio
Il 60,1% delle imprese del terziario si ritiene penalizzato da abusivismo e contraffazione per via soprattutto della concorrenza sleale (50,1%) e della riduzione dei ricavi (23,1%).Analizzando i dati per macro aree territoriali, si registrano le seguenti evidenze:
- NORD-OVEST: Il 58,2% delle imprese del terziario del Nord Ovest ritiene di essere penalizzato dall’abusivismo e dalla contraffazione. Il dato è inferiore a quello nazionale pari al 60,1%.
- NORD EST: Il 59,2% delle imprese del terziario del Nord Est ritiene di essere penalizzato dall’abusivismo e dalla contraffazione. Il dato è leggermente inferiore a quello nazionale pari al 60,1%.
- CENTRO: Il 63,2% delle imprese del terziario del Centro ritiene di essere penalizzato dall’abusivismo e dalla contraffazione. Il dato è superiore a quello nazionale pari al 60,1%.
- SUD E ISOLE: Il 65,7% delle imprese del terziario del Sud e Isole ritiene di essere penalizzato dall’abusivismo e dalla contraffazione. Il dato è superiore a quello nazionale pari al 60,1%.
[1] Fonte: https://www.confcommercio.it/-/giornata-legalita-ci-piace-2025
Per l’occasione, FederazioneModaItalia-Confcommercio ha realizzato e diffuso il vademecum aggiornato «COMPRI FALSO? MA LO SAI CHE… E QUINDI ? COMPRA ORIGINALE», con l’obiettivo di promuovere il Made in Italy e, al contempo, contrastare il falso ad ogni livello attraverso dieci consigli pratici per evitare acquisti non consapevoli e solo apparentemente a buon mercato, con possibili ricadute in termini di rischi per la salute, sostegno alla criminalità, sfruttamento della manodopera, elusione ed evasione fiscale, concorrenza sleale ed altro ancora fino ad arrivare alle sanzioni anche per chi acquista prodotti falsi a partire da 100 euro fino a 7mila euro.
Nel vademecum sono presenti anche sintetici elementi, tra letteratura e definizione di legge, per riconoscere il valore del made in Italy nella moda secondo il cosiddetto “Country effect” (effetto ottenuto, nell’immaginario collettivo, da un prodotto realizzato in un certo luogo che ne identifica il Paese stesso) e la definizione del Codice doganale europeo. Completano il documento anche le informazioni basilari su come leggere un’etichetta di un prodotto tessile, delle calzature e sull’utilizzo dei termini cuoio, pelle e pelliccia e sulle novità in tema di sicurezza generale dei prodotti.
Per il Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni: “Legalità ci piace è un’importante giornata organizzata da Confcommercio che evidenzia, come sostiene il Presidente Carlo Sangalli, la necessità di “continuare a investire nella cultura della legalità”. Per Federazione Moda Italia-Confcommercio questa giornata ci dà anche la possibilità di rivolgersi ai consumatori con l’intento di promuovere acquisti consapevoli e di valore, contrastando il fenomeno dell’abusivismo e della contraffazione che dilagano anche online, promuovendo uno stile di vita fatto di scelte etiche, sostenibili e coerenti”.