Il Consiglio dei ministri ha approvato il DECRETO-LEGGE 22 aprile 2021 , n. 52 contenente “Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento” che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 96 del 22 aprile 2021 con entrata in vigore dal 23 aprile 2021 (https://www.
Il provvedimento, in particolare, permette da lunedì 26 aprile 2021 il riavvio progressivo delle attività economiche nelle zone dove la situazione sanitaria è più sotto controllo e conferma il coprifuoco alle ore 22.00 fino al 31 luglio. Non viene ancora accolta la possibilità di riaprire le attività nei centri commerciali nei weekend in zona gialla.
Da lunedì 26 aprile, dunque, in zona gialla, fino a tutto il mese di maggio, sarà possibile pranzare o cenare solo nei locali che hanno tavoli all’aperto, mentre dal primo giugno si potrà mangiare anche al chiuso, ma solo a pranzo.
Sempre in area gialla riapriranno con specifici protocolli teatri, cinema, spettacoli e musei.
Dal 15 maggio sarà consentita l’attività nelle piscine scoperte e dal primo giugno nelle palestre al chiuso, data in cui saranno aperti al pubblico anche manifestazioni ed eventi sportivi di interesse nazionale.
Il 15 giugno ripartono le fiere.
Dal primo luglio sarà la volta di congressi e parchi tematici.
Per quanto riguarda gli spostamenti tra le Regioni resta necessaria l’autocertificazione, dove è già prevista, ma da subito si potrà girare più liberamente con in tasca il “certificato verde”, che attesti la vaccinazione, l’esecuzione di un tampone negativo o l’avvenuta guarigione dal Covid. Chi avrà il pass potrà anche accedere a determinati eventi, culturali e sportivi.
Per il Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Renato Borghi: “Abbiamo apprezzato la tempestività con cui il Ministro Giorgetti ha dato seguito alla nostra proposta di permettere l’apertura dei punti vendita anche in zona rossa con la possibilità di entrare solo per appuntamento. Anche le numerose attività di moda nei centri commerciali si aspettavano un’inversione di tendenza sulle aperture nei weekend nelle zone gialle dal 15 maggio. Attendiamo fiduciosi l’accoglimento delle nostre proposte anche a seguito del check a tutte le misure che sarà effettuato ogni due settimane o in sede di conversione del Decreto in Legge”.
I centri commerciali chiedono di riaprire nel fine settimana
In vista della definizione del programma di riaperture Annc-Coop, Ancd-Conad, Confcommercio, Confimprese, Cncc-Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali e Federdistribuzione chiedono al Governo di permettere a tutti i punti vendita di centri, parchi e gallerie commerciali di riprendere l’attività anche nei fine settimana, nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Questi ultimi, fanno notare le Associazioni del commercio, “sono stringenti e offrono tutte le garanzie necessarie a tutelare al meglio consumatori, dipendenti e fornitori dal rischio di contagio”. La chiusura nel weekend, operativa da più di sei mesi (140 le giornate di chiusura, per la precisione) ha tagliato il giro d’affari del 40% rispetto al 2019 e il fatturato annuo di 56 miliardi di euro. Sono numeri che “mettono a repentaglio la tenuta delle aziende, con il rischio di forti ricadute occupazionali”.
Ad aggravare la situazione, dicono ancora le Associazioni, “va considerato che i ristori economici per le imprese sono stati quasi nulli e inadeguati a coprire le perdite già consolidate”. Sono dunque urgenti “un’iniezione di liquidità nel sistema per le imprese di tutte le dimensioni, che potrebbe passare anche da uno spostamento temporale delle scadenze fiscali e previdenziali, da un rafforzamento degli strumenti e una semplificazione delle procedure di accesso al credito agevolato, con tempi rapidi e certi, da una nuova misura sugli affitti, con la previsione del credito di imposta anche per il 2021”.
Maggiori informazioni e i commenti della Confederazione e delle Federazioni sul sito di Confcommercio https://www.confcommercio.it/-