FEDERAZIONE MODA ITALIA AL TAVOLO DELLA MODA DEL MISE: DAL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO UN SEGNALE DI ATTENZIONE IMPORTANTE

Mercoledì, 21 Aprile 2021, si è tenuto il primo Tavolo della Moda convocato dal Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, per dare seguito alle specifiche richieste del settore moda di Federazione Moda Italia – Confcommercio unitamente ai comonenti della filiera artigianale (Confartigianato Moda e CNA Federmoda) e produttiva (Confindustria Moda, Tessile Moda Confapi e Camera della Moda), oltre ai rappresentanti dei Sindacati dei lavoratori del settore.

Di seguito, l’intervento di Federazione Moda Italia e le risposte del Ministro Giorgetti pubblicate sul sito del MISE – Ministero dello Sviluppo Economico:

Federazione Moda Italia – Confcommercio rappresenta, dal 1949, 110mila negozi di moda, tessile, abbigliamento, calzature, pelletterie, accessori, tessile casa e articoli sportivi, con 310 mila addetti.

Un ringraziamento va al Ministro Giorgetti, per aver accolto la nostra richiesta, unitamente alla filiera della moda, di attivare questo tavolo che rappresenta una risposta concreta alla dimenticanza del comparto moda, a partire dal Decreto “Cura Italia”, tra i settori che hanno subito il maggior contraccolpo dalla pandemia.

Il solo retail sta portando alla chiusura, per Covid-19, di 20.000 negozi con 50.000 addetti. Del resto non si può pensare che 138 giorni di chiusura per Decreto (il 35% dei giorni di mancato lavoro) non incidano sulle peculiarità del settore per:
– modello di business
– tempi e modalità di approvvigionamento
– riassortimento
– capitale investito
– (dis)valore del magazzino (tra l’altro tassato)
– politiche di pricing
– rapporti con banche e fornitori

Per queste specificità, non comprendendo le motivazioni per cui i nostri negozi sono tra le pochissime attività (con mobili e preziosi) a dover stare chiuse in zona rossa, la prima risposta che ci attendiamo da questo tavolo, a nome della filiera della moda che risente delle chiusure dei nostri punti vendita, è la RIAPERTURA DEI NEGOZI IN ZONA ROSSA ALMENO SU APPUNTAMENTO, anche in relazione a diverse esperienze europee come in Germania, Olanda e Belgio. Non c’è alcuna evidenza scientifica di diffusione del virus nei nostri negozi che, peraltro, hanno investito in presidi sanitari e sicurezza.

Il Decreto Sostegni si è rivelato estremamente insoddisfacente per gli operatori in quanto troppo selettivo e veramente insufficiente a sostenere le effettive perdite. Per fare un esempio, su un campione intervistato, un terzo delle imprese in contabilità semplificata (con fatturato inferiore a 700.000 euro) non ha potuto accedere all’indennizzo perché la soglia di perdita di fatturato del 30% si è manifestata troppo elevata rispetto al settore. I negozi di moda ordinano i prodotti ai fornitori 10/12 mesi prima di vedere gli stessi prodotti nelle vetrine e, dall’inizio della pandemia, le nostre attività hanno fatto notevole ricorso a sconti, promozioni e saldi per stimolare una domanda interna ancora molto, troppo debole. Questo ha, da un lato, contenuto le pesanti perdite di fatturato ma, dall’altro, ha portato ad una drastica riduzione della marginalità, che oggi più che mai possiamo definire “di sopravvivenza”. I restanti due terzi dei negozi intervistati hanno ricevuto mediamente un contributo di 2.200 euro, palesemente insufficiente a compensare il forte disagio e la discriminazione della chiusura imposta per decreto.

Per questo, Federazione Moda Italia-Confcommercio ha ribadito le seguenti richieste:

apertura dei negozi in zona rossa su appuntamento;
indennizzi congrui alle effettive perdite con rivisitazione dei parametri di perdita del fatturato utilizzati nel DL Sostegni;
credito d’imposta su locazioni di immobili ad uso commerciale;
credito d’imposta a tutte le attività della filiera della moda sulle rimanenze di magazzino;
immissione di nuova liquidità e credito garantito
moratoria titoli di credito
moratoria fiscale e contributiva
iniziative volte a sostenere e stimolare la domanda interna come l’abbassamento temporaneo dell’IVA sui prodotti di moda al 10% e l’introduzione di bonus per l’acquisto dei prodotti di moda magari Made in Italy, sulla scia del bonus mobili e ecobonus auto;
sgravi contributivi sul costo del lavoro sull’intera filiera della moda sulla scia di quanto previsto con l’iniziativa già in vigore “Decontribuzione Sud”.
Infine Federazione Moda Italia-Confcommercio ha manifestato l’esigenza di promuovere iniziative di filiera etica, magari attraverso l’utilizzo di tecnologie come la blockchain per la tracciabilità dei prodotti e delle fasi, ma anche dei negozi che vendono i prodotti ai clienti finali. In questa direzione si agevolerebbe anche la lotta alla contraffazione anche in rete.

Il Ministro Giancarlo Giorgetti, come pubblicato sul sito del MISE, si è impegnato a portare all’attenzione del governo alcune richieste emerse al tavolo tra le quali, ad esempio:

proroga degli ammortizzatori sociali per tutto il 2021
sostegni mirati al settore
indennizzi calcolati anche sui costi fissi sostenuti
le problematiche fiscali legate al magazzino
Il Ministro si è impegnato anche sul tema delle aperture: “Giusta la proposta di permettere apertura dei punti vendita anche in zona rossa con la possibilità di entrare solo per appuntamento e anticipare quella delle fiere al 15 giugno. Porterò le proposte in Cdm”.

In vista delle riaperture il Ministro Giorgetti ha annunciato che “Insieme al Ministro Garavaglia stiamo pensando a un greenpass italiano che permetta anche l’ingresso in Italia degli stranieri che rappresentano un pubblico fondamentale per il rilancio del settore”.

Il commento del Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Renato Borghi: “Dal Ministro un segnale di attenzione importante”. “Abbiamo apprezzato la tempestività con cui il Ministro Giorgetti ha dato seguito alla nostra proposta di permettere l’apertura dei punti vendita anche in zona rossa con la possibilità di entrare solo per appuntamento, impegnandosi a portarla in Consiglio dei Ministri. Auspichiamo che l’attenzione al dettaglio e alla filiera di un settore così importante possa riguardare anche indennizzi congrui rispetto alle perdite effettive, oltre a soluzioni adeguate al problema delle locazioni commerciali e all’annoso problema delle importanti rimanenze di magazzino”.

Sul sito della Confcommercio il comunicato stampa di Federazione Moda Italia sugli esiti del Tavolo della Moda https://www.confcommercio.it/-/riunione-tavolo-della-moda.

La notizia è stata ripresa su
Pambianco News https://www.pambianconews.com/2021/04/22/giorgetti-mise-valutiamo-apertura-fiere-a-meta-giugno-315910/
Linea Intima http://www.lineaintima.net/it/magazine_detail/federazione_moda_italia_al_tavolo_moda_del_mise-8608.html
La Presse https://www.lapresse.it/ultima-ora/2021/04/21/federmoda-tavolo-positivo-con-giorgetti-ora-credito-imposta-affitti-e-ristori-adeguati/
Metropolitan Magazine  https://metropolitanmagazine.it/giorgetti-convoca-il-tavolo-della-moda-per-rispondere-alla-crisi-settore-strategico/
Fashion Magazine https://metropolitanmagazine.it/giorgetti-convoca-il-tavolo-della-moda-per-rispondere-alla-crisi-settore-strategico/

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