GIULIO FELLONI: Servono misure efficaci per rispondere con urgenza al confronto tra sfide globali e identità locali, sostenibilità economica e ambientale
Roma, 3 novembre 2025 – Nonostante l’urgenza di un intervento deciso per affrontare l’impatto dell’ultra fast fashion sull’intera filiera della moda – a partire dal retail, cuore pulsante della distribuzione – il Disegno di Legge sulla Concorrenza, recentemente licenziato dal Senato, non è stato ritenuto il veicolo più appropriato per introdurre misure efficaci su questo fronte.
Per il Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni: “Siamo preoccupati per gli effetti sulla sostenibilità economica e ambientale generati dall’ultra fast fashion con giro d’affari sottratto alla nostra economia e alle casse dello Stato sempre più importante. Ogni giorno circolano nella UE circa 12 milioni di pacchi di valore inferiore a 150 euro, esenti da dazi e spesso da controlli. Una distorsione che penalizza i negozi italiani e mina la competitività delle imprese della moda made in Italy”.
La proposta di Federazione Moda Italia-Confcommercio al Tavolo della Moda, si articola in un pacchetto di norme concrete per contrastare il fenomeno dell’ultra fast fashion e tutelare la filiera del Made in Italy. Tra le principali misure: 1) Abolizione dell’esenzione dai dazi per le spedizioni extra-UE di valore inferiore a 150 euro; 2) Introduzione di un contributo ambientale per ogni spedizione proveniente da Paesi extra-UE sotto i 150 euro; 3) Estensione del regime di responsabilità estesa del produttore (EPR) tessile anche a chi, pur producendo fuori dall’Unione europea, vende in Italia prodotti di moda. “Il dettaglio moda rappresenta non solo un asset economico, ma anche un presidio sociale nei centri urbani e nei piccoli comuni. Per questo – conclude Felloni – chiediamo ai consumatori di scegliere prodotti di qualità, duraturi e responsabili, in alternativa alla moda ‘usa e getta’ e al Ministro Urso l’attivazione del Gruppo di lavoro sul commercio all’interno del Tavolo della Moda, affinché possa apportare un valore aggiunto alla filiera, anche in relazione al Piano Strategico per il Commercio della Moda che presenteremo al prossimo incontro al MIMIT”.
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