GIULIO FELLONI: Moda e Made in Italy verso il futuro
Firenze, 18 giugno 2025 – “Moda e made in Italy verso il futuro”, questo è il tema affrontato da Federazione Moda Italia-Confcommercio all’edizione 108 di Pitti Immagine Uomo. Un tema che richiama le radici profonde del nostro patrimonio culturale e commerciali , per ricordare che il futuro economico della moda e urbanistico del nostro Paese si costruisce partendo dall’orgoglio delle nostre tradizioni e dalla forza delle nostre imprese.
Per il Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni: “Il Pitti è da sempre luogo di lavoro, ma soprattutto di emozioni, idee, ricerca, innovazione e networking.Ed è proprio da qui al Pitti che si consolida, alla presenza di numerosi imprenditori, una fase innovativa nei rapporti di filiera per valorizzare il ruolo del punto vendita, cuore pulsante della nostra economia e vetrina diffusa nelle nostre città con l’obiettivo di superare insieme ai fornitori le incertezze e le difficoltà del mercato. L’andamento stabile delle vendite a maggio, non conforta ancora dai cali importanti registrati nei primi quattro mesi dell’anno. I nostri negozi vanno visti come protagonisti della ripresa, interpreti principali della crescita del settore moda, del made in Italy e del Pil del nostro Paese. Parte da qui, dalla culla del Rinascimento italiano dove sono nate le botteghe, l’invito di Federazione Moda Italia-Confcommercio a fare di tutto per salvaguardare quel patrimonio d’imprese che ci differenzia dall’omologazione dell’offerta commerciale globale che risulta sempre più spesso generalista e sempre meno sostenibile. Ai fornitori chiediamo di porre in essere azioni di collaborazione alla vendita evitando pericolose sovrapposizioni e arroccamenti. Al Governo chiediamo di supportare il processo d’innovazione e sostenibilità dell’intera filiera della Moda attraverso detrazioni fiscali a favore dei consumatori sugli acquisti di moda effettuati nei negozi di prossimità e un sostegno agli stessi negozi attraverso crediti d’imposta sui costi di gestione, locazioni, magazzini e pagamenti digitali. Serve poi, un intervento deciso all’insegna del principio ‘stesso mercato, stesse regole’ utile a fronteggiare la concorrenza sleale di alcuni colossi del web per superare evidenti squilibri commerciali generati dalla globalizzazione. Non ci può essere Made in Italy senza negozi di moda, così come non ci possono essere città vive e sicure senza commercio di prossimità. Solo così potremo continuare a scrivere il futuro della moda italiana, mantenendo vivo il cuore del nostro Paese. Le nostre imprese hanno bisogno di essere sostenute e sanno di poter contare sul nostro supporto. Questo è l’impegno di Federazione Moda Italia-Confcommercio .